Diminuzione della forza muscolare con il passare degli anni: cause, prevenzione e terapia
L'incidenza delle malattie croniche è in costante aumento nella popolazione mondiale: dal 45% di tutte le patologie negli anni '90, si prevede una crescita fino al 65% nel 2020, con un aumento esponenziale della spesa sanitaria e del consumo di farmaci. Le cause di questo fenomeno sono molteplici e in gran parte modificabili, spiega Fabrizio Franchi – Direttore del Reparto Geriatrico dell'Ospedale Civile di Piacenza.
Lo stile di vita, il fumo di sigaretta, l'inquinamento ambientale, l'alimentazione, l'epigenetica (la regolazione di geni difettosi), l'attività fisica, il ruolo dei microrganismi intestinali, la predisposizione di genere a specifiche malattie (ad es. osteoporosi nella donna, malattie cardiache acute nell'uomo prima dei 60 anni), sono tutti fattori su cui si può agire per prevenire le malattie degenerative.
Alcuni studi scientifici evidenziano inoltre l'importanza dell'equilibrio interiore, del benessere psico-fisico, per invecchiare bene. A tale scopo risultano molto utili l'ascolto della musica e la pratica dello yoga.
Una dieta equilibrata e varia, come quella mediterranea, che comprenda tutti i nutrienti essenziali (quelli cioè che non vengono "fabbricati" dal nostro organismo), è basata su un moderato apporto di calorie con un corretto stile di vita è alla base della nostra salute. In questi ultimi anni, aggiunge il Prof. Franchi, è stata data sempre più importanza al ruolo dei microrganismi presenti nel nostro intestino per la loro dimostrata correlazione con la salute del cervello e del sistema immunitario, con i livelli di colesterolo circolante e con il diabete di tipo 2 (quello non insulino-dipendente, tipico dell'adulto). Ulteriori ricerche in questo settore potrebbero portare a promettenti strategie per contrastare le patologie degenerative croniche tipiche dell'invecchiamento.
Allo stesso modo l'attività fisica regolare e moderata gioca un ruolo fondamentale nel mantenere in salute organi e apparati del nostro organismo. Al contrario, la sedentarietà favorisce l'accumulo di grasso addominale che predispone a infiammazioni croniche, demenza, depressione, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumore.
La diminuzione della forza muscolare, fino ad arrivare alla sarcopenia frequente in età avanzata, ha infatti gravi ripercussioni sulla fragilità e autonomia. L'OMS raccomanda quindi, dopo i 65 anni, di fare attività fisica per almeno 30 minuti al giorno o, in alternativa, per un'ora due-tre volte alla settimana. Il muscolo infatti, se attivo, produce ormoni (le miochine) che contribuiscono a prevenire in misura sostanziale le sindromi tipiche dell'invecchiamento. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che l'attività fisica regolare, tre volte alla settimana, favorisce l'aumento della materia grigia cerebrale deputata a controllare gli aspetti cognitivi dell'uomo.
È possibile aumentare la massa muscolare, anche con il passare anni, abbinando attività aerobiche ad esercizi di “potenziamento” muscolare e alla corretta assunzione di aminoacidi e micronutrienti essenziali. È importante però fare attenzione a non sollecitare eccessivamente le articolazioni, curando molto la fase di riscaldamento muscolare prima di iniziare qualunque attività fisica. Con il giusto allenamento, ne trarranno beneficio, oltre ai muscoli, il sistema nervoso centrale e il sistema immunitario.