Invecchiamento e prevenzione
È noto come l'aspettativa di vita si sia allungata in molti Paesi del mondo, con sempre più persone che vivono oltre i 65 anni e fino a una età avanzata. Entro il 2050, si prevede che più di un quarto (27%) della popolazione avrà 65 anni o più.
Se è vero che numerose persone stanno conducendo vite più lunghe e più sane, esistono grandi incertezze riguardo all’evoluzione futura delle condizioni di salute e dello stato funzionale delle popolazioni in via di invecchiamento. In altri termini l’invecchiamento della popolazione si associa spesso a un aumento del declino funzionale e a un aumento delle malattie della popolazione che invecchia. Il fenomeno è molto sentito anche a livello Europeo dove la popolazione ha un’età media elevata e questo interesse si è concretizzato addirittura con l’ elaborazione di una strategia e di un piano di azione da parte del Comitato Regionale Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Le politiche per l’invecchiamento sano hanno un ruolo centrale nella prevenzione delle malattie, delle disabilità e dell’erosione del benessere, tutti fattori che in genere trovano la massima concentrazione nei gruppi di età più avanzata e nel quale l’impatto su una grossa fetta della popolazione è tutt’altro che trascurabile. Il 2012, inoltre, è stato l’anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà fra le generazioni proclamato per sottolineare l’importanza di invecchiare in buona salute, partecipare appieno alla vita della collettività, sentirsi più realizzati nel lavoro, essere più autonomi nel quotidiano e più impegnati nella società.
Gli studi scientifici più recenti dimostrano che è possibile agire in modo attivo sull’invecchiamento ritardando gli effetti negativi del suo progredire modificando lo stile di vita e adottando semplici accorgimenti.
Una corretta alimentazione è il primo alleato per sviluppare uno stile di vita sano. La dieta non dovrà essere eccessiva in termini quantitativi rispetto all’attività fisica che si fa. Deve prevedere ogni giorno l’introito di almeno cinque porzioni di frutta e verdura per coprire le necessità di fibre, vitamine, oligoelementi, sostanze antiossidanti e per sviluppare la sensazione di sazietà.
Ogni giorno dovranno essere consumati cereali integrali o legumi mentre bisognerà impiegare raramente zuccheri e carboidrati raffinati come dolci, merendine, bevande zuccherine o caramelle.
Le fonti di proteine deriveranno preferibilmente dal pesce e dalla carne bianca e in misura minore dalla carne rossa. Non dovrebbero essere consumate più di due o tre uova a settimana; anche i formaggi non dovrebbero essere utilizzati più di due o tre volte e devono essere considerati una vera e propria pietanza e non come un alimento che si spizzica per completare il pasto.
Sulla tavola non può mancare come condimento l’olio extravergine di oliva, un gioiello della tradizione e del "made in Italy", che contiene un acido “grasso buono” e sostanze utili al nostro organismo.
Bisognerà dimenticarsi di mettere la saliera al centro della nostra tavola e di utilizzare il sale veramente “quanto basta”: le nostre papille gustative si adattano a un certo grado di sapore salato e con l’andare del tempo ne sentiremo sempre meno la necessità salvaguardando il nostro sistema cardio-circolatorio.
Un bicchiere di vino, preferibilmente rosso, se gradito, può essere suggerito per le positive attività sull’invecchiamento e sul cuore che esercita il resveratrolo in esso contenuto. Da sconsigliare i superalcolici e naturalmente il fumo di sigaretta e le altre dipendenze.
Il mantenimento del peso corporeo entro un range di normalità è uno dei pilastri su cui costruire il nostro sano invecchiamento.
Il parametro che viene utilizzato per avere una valutazione generale del proprio peso corporeo è l’indice di massa corporea o body mass index (BMI) e tiene conto del peso e dell’altezza. La formula per il calcolo del BMI è: peso (kg)/altezza (m)2 e suddivide la popolazione in sottopeso. se inferiore a 18,5, normopeso se compresa fra 18,5 e 24,99, sovrappeso se compresa fra 25 e 29,99, con obesità lieve se compresa fra 30 e 34,99, con obesità moderata se compresa fra 35 e 39,99, e con obesità grave se superiore a 40.
In realtà gli studi scientifici mostrano che, oltre a questo parametro generale, bisogna tenere conto di indicatori del grasso cosiddetto viscerale localizzato a livello addominale, nella "pancia", che è quello più dannoso per il cuore e il metabolismo e in grado di sviluppare una lenta ma temibile infiammazione cronica. Sarà allora utile munirsi del centimetro del sarto per verificare periodicamente che la circonferenza vita sia almeno inferiore a 102 cm nell’uomo e 88 nella donna.
Quando si parla modificare lo stile di vita tutti noi conosciamo l’importanza di eseguire regolarmente attività fisica moderata.
E’ importante sia lo stile di vita attivo che prevede ogni giorno di muoversi il più possibile per compiere le nostre attività durante la giornata (fare le scale, parcheggiare lontano l’automobile, fare una passeggiata di 5 minuti anziché bere il caffè durante un break, etc.) che compiere attività fisica strutturata.
Sarà importante eseguire l’attività fisica aerobica che più gradiamo (cammino a passo veloce, bicicletta, nuoto, ballo, etc.) senza dimenticare di eseguire ciclicamente anche attività che potenzino il tono e la forza muscolare per salvaguardare la massa magra (allenamento con pesi o corpo libero) possibilmente sotto la supervisione di un professionista, e le attività che sviluppino la flessibilità (stretching) e l’equilibrio.
Le persone che vivono a lungo hanno un atteggiamento positivo verso la vita e tendono a ridurre al minimo i momenti di stress: dovremmo ricordarlo sempre.
Lo stress, soprattutto quando di lunga durata, determina modificazioni nel nostro organismo che favoriscono la comparsa di malattie e di un invecchiamento accelerato e sfavorevole.
Quello che non tutti sanno, o comunque si tende a sottovalutare, è l’ importanza del sonno e dei ritmi biologici per il nostro benessere globale.
Le persone che sviluppano un invecchiamento favorevole tendono a mantenere precisi ritmi di vita (si svegliano, vanno a letto e mangiano alla stessa ora), dormono bene per un adeguato numero di ore (circa 6-8) e si svegliano riposati.
I disturbi del sonno, per contro, squilibrano il nostro organismo dal punto di vista ormonale e immunitario e sono correlati a numerose malattie fra cui le cardiopatie e il cancro, per fare solo qualche esempio.
Un approccio preventivo alla salute prevede l’ esecuzione di controlli diagnostici periodici almeno annuali differenziati in base al sesso maschile e femminile (mammografia, pap test, Moc, colonscopia, PSA) e ai fattori di rischio individuali.
La medicina preventiva e predittiva, inoltre, utilizza test diagnostici approfonditi e innovativi per indagare precocemente le aree di vulnerabilità individuale eventualmente presenti col fine di proporre soluzioni personalizzate utili per favorire il benessere e un invecchiamento favorevole.