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L'importanza dei probiotici

Intervista al prof. Francesco Marotta, del Dipartimento di nutrizione umana dell'Università del Texas (USA)

Dottore, può spiegare che cosa sono i probiotici?

Il Ministero della Salute li definisce come “microrganismi vivi e vitali che conferiscono benefici alla salute dell'ospite, quando consumati in adeguate quantità”. Si tratta di batteri buoni, amici della salute, con molteplici effetti benefici.

E, ancor di più, le Linee Guida del Ministero della Salute 2011 segnalano che per ottenere un effetto significativo è “necessario assumerli con regolarità e per periodi prolungati e la porzione giornaliera dovrebbe contenere almeno 1 miliardo di fermenti probiotici vivi e vitali per singolo tipo/ceppo”.

E' vero che non tutti i probiotici sono uguali e in grado di svolgere gli stessi compiti?

Certamente. Le proprietà dei probiotici sono differenti tra ceppo e ceppo e, quindi, è importante identificare chiaramente il nome sia della specie sia del ceppo probiotico per trarre i maggiori benefici a seconda delle proprie necessità. Ecco un elenco dei fermenti presenti nei probiotici più comuni e delle loro caratteristiche:

  • Lactobacillus Casei Shirota (LcS). Incrementa la vigilanza del sistema immunitario intestinale negli anziani, ma anche nei giovani e negli sportivi. Contribuisce a ridurre la proliferazione dei batteri putrefattivi, incrementa l'eliminazione dei metaboliti tossici alimentari e di quelli tipici anche delle diarree estive. Migliora il transito intestinale.
  • Lactobacillus Casei Infantis. Regolarizza l'attività intestinale, in particolare nei bambini.
  • Lactobacillus Casei Imunitas. Stimola le difese immuntarie dell'organismo ed è particolarmente digeribile.
  • Lactobacillus rhamnosus GG. Aiuta a riequilibrare la flora intestinale, è efficace contro la dermatite atopica e riduce le infezioni da rotavirus che possono essere causa di dissenteria.

L'intestino è responsabile di funzioni molto importanti per l'organismo. I probiotici lo possono aiutare?

Certamente. Sulla generale importanza della nostra flora batterica vale la pena ricordare che il suo numero di cellule batteriche è circa 10 volte superiore all'intero patrimonio cellulare del nostro corpo. Il loro patrimonio genetico è circa 100 volte superiore a quello dell'intero genoma umano. Se ne evince che all'interno del nostro corpo esiste un altro immenso microcosmo la cui importanza nella regolazione di tanti processi vitali è una naturale conseguenza e, del pari, la cui alterazione ha le potenzialità per avere conseguenze ben superiori a disturbi locali. Per questo, l'utilizzo “ragionato” di probiotici, e solo di quelli convalidati dalla ricerca scientifica, può certamente esplicare molteplici azioni benefiche quali la modulazione della microflora intestinale, l'inibizione dei batteri nocivi, il mantenimento di una barriera intestinale efficace, la degradazione degli alimenti congiuntamente all'azione degli enzimi digestivi e la stimolazione del sistema immunitario.

Può spiegare perché il fermento probiotico Lactobacillus casei Shirota (LcS) arriva “vivo” nell'intestino?

LcS ha dimostrato la capacità di tollerare i succhi gastrici e gli acidi biliari. I risultati di numerosi studi clinici hanno dimostrato in volontari sani la presenza di LcS nel tratto inferiore intestinale, a seguito del consumo quotidiano di questo probiotico. Inoltre il numero di LcS nelle feci dei soggetti coinvolti in alcuni di questi studi è stato mantenuto anche dopo una settimana dalla sospensione dell'assunzione del probiotico, suggerendo che i fermenti lattici vitali che raggiungono il colon sono in grado di moltiplicarsi e di colonizzarlo temporaneamente integrandosi efficacemente con la flora residente.

Dottore, può specificare i vantaggi?

Il ceppo Lactobacillus casei Shirota è stato isolato e selezionato più di 70 anni fa in Giappone dal dottor Minoru Shirota, insigne microbiologo della Scuola di Medicina dell'Università di Kyoto e fondatore dei laboratori Yakult. Questo ceppo è stato scelto tra tanti altri perché è capace di tollerare l'acidità gastrica e i sali biliari molto più di altri ceppi di Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus utilizzati per la produzione di yogurt. Pertanto, giunge vivo e attivo nell'intestino, dove può apportare diversi benefici all'ospite. Questo ceppo, inoltre, è in grado di mantenersi attivo nel latte producendo numerosi composti secondari utili, che conferiscono al latte fermentato caratteristiche organolettiche gradevoli. A oggi, oltre 170 pubblicazioni scientifiche attestano le proprietà probiotiche del ceppo LcS.

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